Autore: E allora, leggete, dunque!
Lettore: Leggete? Leggete cosa?
A: Ma il libro!
L: Quale libro?
A: Quello che avete in mano!
L: E come fate a sapere che ho in mano un libro?
A: Come faccio? Ma sono io l’autore, anzi, l’Autore!
L: Voi?
A: Io, sì.
L: E cosa volete dunque da me?
A: Che continuiate a leggere.
L: Questo libro?
A: Vedete che piano, piano, ci arrivate? Dio, che lettori mi toccano…
L: Che volete dire, cominciate ad offendere?
A: Offendere? No, ci mancherebbe, scusate! Un Autore si lamenta sempre un po’ dei suoi lettori e poi voi, sapete..
L: Io?
A: Voi non leggete, accidenti. E io che ci sto a fare allora se non leggete?
L: Cominciate ad essere fastidioso: smetterò di leggere.
A: Non potete!
L: Come, non posso?
A: Non potete: vedete, voi siete il Lettore ed un Lettore non può non leggere…
L: Che volete dire?
A: Riflettete, dunque! Siete un Lettore perché leggete, se smettete di leggere…
L: Uffa, ora smetto di leggere e, anzi, butterò via questo vostro maledetto libro.
A: Ah, ah!!! Non potete farlo!
L: Come, non posso? Guardate!
E smise veramente di leggere, ma non poté fare nient’altro: una volta smesso di leggere cessò anche di esistere.
venerdì 24 aprile 2009
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